Caro padre Raimondo,

sono passati 10 anni da quel giorno in cui, senza far rumore, hai bussato alla Casa del Padre e sei stato accolto dal Tuo Signore; quel Signore che subito avrà visto rispecchiare in te il Suo volto. Egli ha riconosciuto in te l’umile servo che aspetta il padrone non nell’ozio, ma nel devoto lavoro quotidiano: “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli. In verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.” (Lc 12,37). Fino all’ultimo, pur consumato dalla malattia, hai dato tutto te stesso a servizio dei tanti giovani e famiglie che hai incontrato sul tuo cammino. Come il buon Samaritano, uno ad uno ci hai visti, mezzi morti lungo la strada, hai avuto compassione di noi e ci hai soccorso. Ti sei sporcato le mani, non hai avuto pensiero di affondarle nel fango di vite deragliate, nella melma delle bugie in cui eravamo immersi senza saperlo. Ci hai ripulti, hai fasciato le nostre ferite, ti sei fatto carico del nostro fardello e ci hai affidato, uno ad uno, nelle mani di Colui che aveva già pagato con il suo sangue il prezzo del nostro riscatto.
Profeta dell’amore umano, con il tuo parlare franco e veritiero hai smascherato l’inganno del mondo di cui eravamo vittime e finalmente una luce, la luce vera, si è riaccesa nei nostri cuori bui. I ghiacci hanno cominciato a sciogliersi, le pietre dure hanno iniziato a rompersi, e il deserto arido si è trasformato in una valle di germogli verdi. Quanti occhi son tornati a brillare e quante labbra a sorridere! Quante belle famiglie si sono formate e quante hanno ripreso a vivere! Un opera meravigliosa di Dio, che non è finita con la tua dipartita, ma soltanto appena iniziata…
Rinnoviamo allora a te, che dal Cielo continui a guidarci e proteggerci, e al Signore Gesù che ti ha mandato in mezzo al suo popolo, il nostro GRAZIE!

30 Aprile 2018 (nel suo X anniversario della nascita al Cielo)

Lorena e Andrea Guerriero