vi abbracciamo virtualmente tutti. Vi scriviamo per mostrarvi la nostra vicinanza e il nostro affetto in questo periodo di grande prova per l’Italia e per tutte le famiglie italiane che stanno affrontando con grande dignità questa delicata battaglia riguardante la diffusione del Covid-19.
Come ben sapete, per poter arginare questa epidemia, che non è affatto banale come alcuni sprovveduti tendono a credere, sono state adottate dal governo Italiano delle misure davvero straordinarie come la chiusura delle scuole, la limitazione alla partecipazione ad eventi in luoghi pubblici e/o affollati, fino alle restrizioni riguardanti anche la celebrazione eucaristica. Misure, queste, che sono state dettate da una reale necessità di contenere la diffusione della malattia per non provocare l’intasamento nelle strutture ospedaliere, che sono già in stato di emergenza, e per non provocare situazioni di aggravamento e/o morte nei soggetti a rischio ed immunodepressi.
Per questo vi chiediamo di fare la vostra parte, come veri cristiani incarnati ed equilibrati, nel rispettare queste indicazioni.
Dal cammino dell’Intercomunione abbiamo imparato che l’intervento della grazia, che giustamente e costantemente imploriamo, non ci deresponsabilizza in nessun caso, perché noi siamo i custodi della natura, una natura di cui il nostro corpo è la massima espressione. Che questo non sia il tempo del fideismo, della fede irragionevole, della fede disincarnata “che vola per aria”, dalla quale il nostro amato Padre Raimondo ci ha da sempre messo in guardia. Che questo tempo possa essere invece il tempo della fede ragionevole, incarnata, vissuta dentro il mondo, pur non essendo del mondo. Apriamoci dunque ad un periodo di grazia per le nostre famiglie, non abbandonandoci certo alle ansie e alle paure eccessive, né tantomeno alle psicosi.
Siamo Figli di Dio, destinati alla vita eterna. “Non affannatevi dunque per il domani” Mt 6,25-34, ci ricorda la Parola di Dio. Viviamo il “qui ed ora” giorno dopo giorno, riscopriamo la bellezza di ravvivare la nostra relazione di sposo e sposa, investiamo nel dialogo padre e figlia, madre e figlio. Riscopriamo il gusto della preghiera di lode, di invocazione allo Spirito Santo e di intercessione, ciascuno con le proprie modalità. Per chi è impossibilitato a ricevere l’eucarestia, si lasci interrogare dalla nostalgia di entrare in comunione con Gesù, attraverso la comunione spirituale offra la propria sofferenza unendola a quella di tutte le persone che per vari motivi sono costrette alla stessa rinuncia, comprendendone il disagio e il dolore, mentre chi può, prenda l’eucarestia e la offra per tutti.
In questo particolare momento storico, approfittando anche del tempo quaresimale che è un tempo di forte grazia, la nostra comunione nella preghiera può essere un’arma in più per vincere questa battaglia. Pertanto vi suggeriamo un momento comune che raccolga le nostre voci elevate all’unisono all’Altissimo con l’intenzione di fermare questa epidemia e poter tornare al più presto alla vita di tutti i giorni: vi chiediamo di dedicare un tempo di famiglia, tra le 19.00 e le 23.00 di ogni sera, ad una iniziativa di preghiera che meglio risponda alle vostre modalità. Alcune proposte: il Rosario allo Spirito Santo, la coroncina della misericordia, il rosario o qualsiasi altra forma che sia anche adeguata all’età dei vostri figli.
Inoltre, anche in considerazione delle indicazioni ricevute da organi nazionali e per il senso di responsabilità che dovrebbe contraddistinguere ciascuno di noi, il consiglio coordinativo ha deciso di rinviare il XIII incontro nazionale di Cattolica in programma dal 1 al 3 maggio 2020 ad altra data (presumibilmente a settembre).
Sollecitiamo comunque l’invio le candidature di ciascun gruppo per l’elezione del nuovo Consiglio Coordinativo in maniera formale, tramite e-mail, in quanto ad oggi sono pochi i gruppi che l’anno già fatto.
Rimaniamo saldi nella fede, confidando in Gesù Salvatore.
Il consiglio coordinativo
Mirko e Sandra
Emanuele e Luisa
Andrea e Lorena
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