Ciao, siamo Patrizia e Daniele,
siamo sposati da quasi tre anni (dopo due anni di frequentazione a distanza, io sono di Varese e Daniele di Desenzano del Garda e due anni di convivenza) e sei mesi fa abbiamo avuto la gioia di diventare genitori del piccolo Federico.

Con questa nostra testimonianza vogliamo ringraziare il Signore per ciò che ha compiuto nella nostra vita.

Tutto è iniziato nell’estate del 2012, durante una settimana di spiritualità per fidanzati che si teneva presso il Villaggio Paolo VI, al Gaver (BS).

Come siamo arrivati al Gaver?

Grazie alla carissima amica Lidia, che fa parte del Rinnovamento nello Spirito Santo.

Lidia e Daniele si conoscono da più di vent’anni e quell’estate aveva in programma di partecipare al corso per fidanzati in preparazione al matrimonio con Luciano, ora suo marito.

Il tutto è nato apparentemente “per caso” dalla proposta che Lidia fece a Daniele qualche tempo prima di partecipare anche noi insieme a loro al corso (successivamente Lidia ci ha confidato di aver pregato molto durante gli incontri con il suo gruppo perché questo avvenisse). Il Signore ha ascoltato le loro preghiere e ci ha portato al Gaver.

Siamo partiti con tutte le nostre belle convinzioni sulla convivenza, orgogliosi della nostra scelta di vita e sicuri che fosse la situazione giusta per noi. Infatti il matrimonio per noi due era un’opzione remota, lo consideravamo solo un atto giuridico per regolarizzare il rapporto di coppia, cosa che per noi in quel momento non era nemmeno necessaria. In aggiunta a tutto ciò la nostra fede aveva subito negli anni  fasi travagliate.

Fino al momento della Cresima avevamo partecipato alla vita delle rispettive parrocchie in maniera più o meno passiva: il catechismo, la messa domenicale, Daniele aveva partecipato a qualche incontro di ACG.

Per entrambi, oltretutto, la mediazione di preti nel rapporto con la religione era stata spesso fallimentare e aveva creato anche profonde ferite, così ogni nostro esile interesse verso la chiesa e verso Dio si spense presto.

Dal corso ci aspettavamo solo di ottenere il certificato di partecipazione che rilasciano per poterti sposare in chiesa, in fondo sarebbe potuto tornare utile. Mai avremmo potuto immaginare quello che da lì a poco ci sarebbe accaduto, ciò che il Signore aveva preparato per noi.

Appena arrivati al Villaggio Paolo VI, abbiamo conosciuto le altre coppie iscritte al corso. L’impatto è stato forte; per come avevamo vissuto fino a quel momento ci sembrava di essere arrivati in mezzo ai marziani. Convivendo ormai da tempo, l’atmosfera ci sembrava quasi da colonia estiva, con chalet separati per fidanzati e fidanzate, era strano ma tutto sommato in linea con i principi della Chiesa.

Ricordo ancora il momento delle presentazioni quando io, quasi in tono di sfida, dissi esattamente queste parole: “Daniele ed io siamo felicemente conviventi!”. Queste parole potevano non aver peso se non fossero state dette dopo il discorso introduttivo dell’equipe del corso che presentava la settimana come un “percorso verso la scelta consapevole al matrimonio cristiano”.

I temi delle prime giornate, prevedibili, sono stati da noi “digeriti” con sufficienza, da ascoltatori passivi della “lezioncina”. Poi però le tematiche si sono sviluppate analizzando meticolosamente la relazione di coppia e sono state trattate con modalità sempre più coinvolgente. In particolare ci è piaciuto molto il metodo full-immersion, la condivisione ed il confronto di gruppo.

Cosa facevamo al Gaver l’abbiamo scoperto giorno dopo giorno.

Abbiamo cominciato a renderci conto che avevamo vissuto nel buio fino a quel momento sul senso dell’amore umano e che quella poteva essere l’occasione per riaccendere la luce nella nostra vita per una relazione di coppia più profonda.

L’essere messi di fronte a domande che usualmente si posticipano all’infinito o alle quali si evita di rispondere crea poi quella crisi e conseguente maturazione spontanea che fa muovere qualcosa dentro e fa collegare pensieri lasciati sospesi e non conclusi.

Con estrema naturalezza, abbiamo iniziato ad ascoltare con il cuore, a mettere da parte le nostre convinzioni, ad andare alla ricerca dei motivi per cui ci erano  accadute determinate cose, anche quelle che ci avevano allontanato dalla fede, e trovare un modo per mettere ordine ed affrontare il cambiamento.

Abbiamo chiesto il supporto dell’equipe ed il confronto personale con loro ed ora siamo qui a condividere con voi la nostra gioia di vivere un matrimonio felice nel Signore.

Il ritrovato incontro con Gesù attraverso la confessione e la comunione nelle ultime giornate del corso è stato il passo fondamentale che ci ha permesso di recuperare qualcosa che era stato messo da parte per le delusione e le incomprensioni vissute durante la prima fase della nostra vita di fede.

Al rientro da questa esperienza, su invito di Don Angelo, abbiamo poi iniziato il corso che lui stesso tiene nella sua parrocchia, una versione “dolce” della full-immersion del Gaver, dove abbiamo incontrato altre coppie e camminato con loro, ragazzi che a questo punto ci sono sembrati meno marziani.

La messa della domenica è ora l’occasione per rinnovare l’incontro con Gesù, ed è come ricaricare le batterie per affrontare la settimana con serenità e fiducia.

Il lavoro che facciamo su di noi è iniziato grazie all’incontro con Gesù al Gaver e prosegue nella nostra quotidianità con grande rispetto l’uno per l’altra. Da questa esperienza abbiamo imparato a pregare insieme, a dialogare a dare il giusto peso ai problemi, ad affrontare le difficoltà che prima sembravano insormontabili.

Abbiamo capito che amarsi è avere l’infinita capacità di ricominciare tenendo lo sguardo fisso su il Signore che guida ed illumina la nostra vita perché ci ama.

Lode al Signore.
Patrizia e Daniele